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Con il progetto Fruttantica il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha voluto recuperare per finalità produttive, didattiche ed educative le antiche varietà di piante da frutto un tempo coltivate nell’areale del Parco.

Grazie alla collaborazione di alcune aziende agricole che hanno aderito al progetto sono state individuate e recuperate antiche varietà fruttifere coltivate nei decenni passati dagli agricoltori delle zone montane per le caratteristiche di adattabilità al clima ed al territorio, di frugalità e rusticità in seguito abbandonate a favore di specie più produttive.

L’azienda agricola le Prata ha messo a dimora alcune varietà particolarmente ricercate come la mela rosa, la mela S. Giovanni, la mela gelata, la mela Limoncella,  la pera settembrina, la pera spadone e la pera Spina, valorizzandone la coltura con la pratica biologica.

Una pratica in controtendenza rispetto alle esigenze commerciali della frutticultura moderna che richiede la standardizzazione delle forme e l’assenza di ammaccature o imperfezioni ma una scelta consapevole dettata dalla volontà di trasmettere alle nuove generazioni  gli odori ed i sapori legati al ricordo ed all’infanzia senza il ricorso a prodotti fitosanitari ed antiparassitari.

Una scelta a favore della biodiversità!